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Il Darjeeling si può bere fresco?

I Darjeeling sono quei tè che o si amano o si odiano.

Perchè? Sono tè difficili, nel senso che devono essere preparati con attenzione. Hanno dei profumi e gusti molto diversi tra loro: dipendono dalla posizione del giardino, dall’altitudine e anche dal periodo di raccolta.

Cosa vuol dire? I Tè Darjeeling hanno una loro classificazione in base al periodo del raccolto: i First Flush, Second Flush e la raccolta autunnale Autumn Flush. Ogni raccolta ha un diverso profumo e gusto, caratteristico e tipico dovuto alla stagione di raccolta. I nomi dei giardini, come già detto, danno le informazioni della posizione, perché si trovano a diverse altitudine che possono variare dai 300mt ai 2300mt, e quindi le differenze sono tantissime e si ritroveranno poi nell’infuso. I tè Darjeeling hannno anche una classificazione per la qualità delle foglie. Sono quelle lettere che trovate dopo il nome del giardino.

Quindi? Così abbiamo un primo raccolto che avviene dopo che le piante hanno riposato l’inverno. Vengono raccolti i germogli e le prime due foglie, che sono giovani e fresche. La lavorazione prevede una leggera e piu’ breve ossidazione, tipica dei tè neri, che mantiene la freschezza dei giovani germogli, creando un infuso chiaro con fragranze vegetali complesse con un retrogusto a volte asciutto, a volte leggermente astringente, spesso con note dolci. La seconda raccolta le foglie, dopo un breve riposo tra una raccolta e l’altra, sono piu’ mature e sode. Vengono sottoposte a una ossidazione piu’ lunga e questo rende l’infuso delle foglie piu’ scuro, dal colore rosso/arancio, con fragranze piu’ fruttate e corpose. La raccolta autunnale, avviene prima del letargo invernale, le foglie vengono completamente ossidate e creano un infuso scuro dalle fragranze di frutta matura, note di sottobosco.

Diffidate quando vi propongono un tè chiamandolo solo Darjeeling! I Tè sono chiamati con i nomi dei giardini dove vengono coltivati. Ci sono poco meno di un centinaio di giardini che sono riconosciuti dalla Darjeeling Planters Association e che possono vendere il tè definendolo Darjeeling. Alcuni tra i piu’ conosciuti sono: Risheehat, Badamtam, Bannockburn, Singell, Selimbong, Makaibari, Margaret’s Hope, Steinthal, e tanti altri.

Quando è meglio berli i Tè Darjeeling? Io consiglio di comprarli e degustarli in base alla stagione di raccolta. Vuol dire che quando a noi arriva il primo raccolto, è proprio il momento migliore per berlo caldo oppure fresco. Essendo così fresche le foglie del tè, è dissetante, rigenerante, tonico e ci idrata. Tutto questo senza zuccheri o altre sostanze, perché è ricco di polifenoli.

Vi consiglio di provare il Singell FF23. Ha delle note vegetali persistenti, fresche, lascia il palato asciutto e una dolcezza di fondo. Provatelo infondendo le foglie a temperatura ambiente per circa 30 minuti, filtrate e poi mettere per un oretta in frigo.

Provatelo come aperitivo: leggermente concentrato ( per 500ml di acqua mettete circa gr.10 di foglie), 2 cubetti di ghiaccio e un ciuffetto di menta fresca o rosmarino.

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